La storia del trucco della Geisha
- Michela Cannioto
- 1 set 2016
- Tempo di lettura: 2 min

La geisha è una tradizionale artista e intrattenitrice giapponese, le cui abilità includono varie arti, quali la musica, il canto e la danza.

Le geishe erano molto comuni tra il XVIII e il XIX secolo, ed esistono tutt'oggi, anche se il loro numero stia man mano diminuendo.

La caratteristica fondamentale delle geishe è certamente il trucco pesante che rende il volto simile a quello delle bambole di porcellana. E' un tipo di make-up antichissimo che sembra risalire all'antica Cina e si diffuse in Giappone durante il periodo di Heian (794-1185 a. C.).
Le donne dell'epoca usavano applicare sul viso una polvere di riso mescolata all'acqua , fino a formare una pasta leggere. Inoltre avevano l'abitudine di rimuovere le sopracciglia ridisegnandole spesse e nere( anche se oggi nei servizi fotografici o copertine si può essere liberi di ricreare questo stile sicuramente in maniera moderna); dipingevano le labbra di rosso acceso.
In tempi più moderni, si è iniziato ad utilizzare il cerone bianco per la base o in alternativa in “Bintsuke-abura”, cioò una versione più leggera di una pomata utilizzata dai lottatori di sumo per ungersi i capelli. Le sopracciglia appunto vendono disegnate con del marrone scurissimo tendente al nero, talvolta aggiungono un tocco di rosso. Per le labbra viene usato un rossetto di colore rosso molto acceso, originariamente ottenuto dai petali di un fiore. All'inizio della carriera, la futura geisha viene aiutata a truccarsi da sua sorella maggiore e dall'okasan cioè la proprietaria della "casa delle geishe" di cui fa parte , per poi imparare a farlo da sola in circa mezz'ora. Divenuta geisha, la giovane continua a truccarsi nello stesso modo per i successivi tre anni di servizio. Poi indosserà kimono meno elaborati e un trucco più semplice, raccogliendo i capelli dietro alla nuca, tenuti in un semplice chignon.

Questa è la mia interpretazione. Fatemi sapere cosa ne pensate!
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